Ieri, a un anno esatto di distanza, uno sconosciuto artista ha esposto la sua opera in Piazza San Marco, con la mascherina, quindi opera rispettosa dei decreti anti-virus:
Oggi leggo che:
"Sull’accaduto indaga la Polizia Locale. Il sistema di
videosorveglianza ha, infatti, ripreso l’arrivo dell’artista. È arrivato
da San Zaccaria, con il pene appoggiato su un carretto e ricoperto da
un sacchetto di nylon nero".
Insomma, niente: pare che Venezia non sia in grado di riconoscere un'opera d'arte nemmeno se gliela piazzi sotto al naso e gliela regali.
Mi consola ricordare che anche l'orinatoio di Marcel Duchamp fu escluso dalla mostra al Grand Central Palace di New York perché l'esposizione di "quella “cosa” metteva davvero a dura prova le migliori intenzioni “democratiche”.
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