mercoledì 20 maggio 2020

Il destino dell'arte

Lo scorso maggio 2019 Venezia cacciava Bansky da Piazza San Marco:



Ieri, a un anno esatto di distanza, uno sconosciuto artista ha esposto la sua opera in Piazza San Marco, con la mascherina, quindi opera rispettosa dei decreti anti-virus:
Oggi leggo che: 
"Sull’accaduto indaga la Polizia Locale. Il sistema di videosorveglianza ha, infatti, ripreso l’arrivo dell’artista. È arrivato da San Zaccaria, con il pene appoggiato su un carretto e ricoperto da un sacchetto di nylon nero".

Insomma, niente: pare che Venezia non sia in grado di riconoscere un'opera d'arte nemmeno se gliela piazzi sotto al naso e gliela regali.

Mi consola ricordare che anche l'orinatoio di Marcel Duchamp fu escluso dalla mostra al Grand Central Palace di New York perché l'esposizione di "quella “cosa” metteva davvero a dura prova le migliori intenzioni “democratiche”.
Posso profetizzare una uguale immensa fortuna al Cazzone con mascherina depositato ieri dallo sconosciuto artista? Profetizzo.

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