Abdeslam Salah, indicato come uno dei terroristi del massacro di Parigi, pare abitasse a Bruxelles, nel quartiere Molenbeek.
Leggo che il blitz delle teste di cuoio andate lì per "stanarlo", dopo aver bloccato l'intero quartiere e circondato il palazzo al n° 47, dove pare
abitasse, si sono calati dal tetto, bardati e armati proprio come nei film sulle prodezze
delle forze speciali, ma lui non era in casa.
Una signora del quartiere, un avvocato che Abdeslam qualche volta aveva aiutato a portare la spesa e che lo ricorda come "un ragazzo gentile", pare abbia detto a un giornalista che Abdeslam Salah non abitava più al 47 assaltato dalle forze speciali, e che si era trasferito da mesi in una piazza vicina.
Sul quartiere Molenbeek si legge (su
Lettera 43):
Una sola la regola: vivi e lascia vivere. La porosità totale di Moleenbek
ne fa quindi il nascondiglio ideale per chi arriva da fuori e vuole
passare sotto traccia, oltre a una precedente amministrazione comunale,
guidata per 20 anni dal socialista Philippe Moureaux, che è stata
profondamente lassista nei confronti della comunità islamica per averne i
voti. E così sono arrivati i predicatori estremisti e la
radicalizzazione: dalla moglie di uno dei killer del comandante Massoud
sino a Sharia4belgium (un’organizzazione terroristica accusata tra le
altre cose di reclutare combattenti per combattere il jihad, ndr),
e ora i jihadisti dell'Isis. Lunga la lista: Mehdi Nemmouche, il
franco-algerino autore della strage al Museo ebraico di Bruxelles;
Abdelhamid Abaaoud, il cervello della cellula di Verviers ancora
latitante; Amedy Coulibaly, che ci ha comprato le armi per il massacro
all'Hypercacher; Ayoub El Khazzani, l'autore della mancata strage sul
treno Thalys Amsterdam-Parigi. Ultimi, i kamikaze del Bataclan.
Sempre Lettera 43 riporta che Molenbeek è:
Un distretto di nemmeno 6 chilometri quadrati, con una delle densità di
popolazione più alte, dove l'età media è 34 anni e la disoccupazione
giovanile sopra il 40%. E dove ci sono 24 moschee, di cui solo quattro
riconosciute.
Mi chiedo: ma se Molenbeek è quartiere ideale per il reclutamento jihadista, perché diavolo i francesi vanno per vendetta a bombardare la Siria?
Che c'azzecca (Di Pietro ci sta tutto) la Siria con i terroristi cresciuti nel Molenbeek che hanno fatto il massacro a Parigi, se quelli stanno tutti fra Francia e Belgio?
Ultima: continuo a sentire alla radio che ancora non si ha certezza sull'esatto numero dei terroristi implicati nell'
eccidio di Parigi ma anche che danno la caccia all'ottavo uomo.
Quindi sanno con certezza chi è l'ottavo uomo pur senza sapere esattamente in quanti erano.
Poi, giusto per giocare d'anticipo sul prossimo attentato, ci comunicano di aver eseguito arresti e fermi di sospetti terroristi, di aver trovato un'auto con un kalashnikov rivelatosi poi un'arma giocattolo, di essere pronti a sospendere Schengen e rimettere in uso le vecchie frontiere europee per serrati controlli anti-terrorismo.
Si decidano, lor signori: se i terroristi sono in Siria, non si vede perché sospendere Schengen.
Se invece stanno tutti a Bruxelles (o in Francia), sospendere Schengen non ha senso.
Basterebbe infatti militarizzare il Molenbeek e magari qualche
banlieues parigina, per sconfiggere definitivamente l'Isis e il terrorismo visto che, a quanto pare e a quanto confusamente ci raccontano, vengono tutti da lì e sempre lì tornano: nel bel mezzo dell'Unione Europea dove hanno sede le più importanti istituzioni europee.
Com'è che non temono attentati in casa, vista la vicinanza quasi condominiale con i covi dell'Isis?
La Francia dichiara guerra e va a bombardare la Siria.
Quindi è in guerra con la Siria.
L'Italia...l'Italia...l'Italia...
I'm quite confused...
P.S. 18.11.15 h. 13.41
Questa è in tema Molenbeek, e mi pare interessante.
Da
Il Foglio:
"
L’Italia aveva arrestato e poi rilasciato l’imam fondamentalista di Molenbeek
Parigi, 18 nov 09:34 - (Agenzia Nova) - L’Italia ha perso
l'occasione di impedire almeno temporaneamente di nuocere all’imam
fondamentalista franco-siriano di Molenbeek (Belgio), Bassam Ayachi,
sospettato di aver indottrinato alcuni degli autori e dei complici degli
attentati del 13 novembre a Parigi? E' quel che rivela la stampa
italiana, secondo cui il 62enne che ha la doppia cittadinanza francese e
siriana fu arrestato l'11 novembre 2008 a Bari a bordo di un camper sul
quale i Carabinieri rinvennero materiale propagandistico di Al Qaeda:
accusato di aver creato una rete di immigrazione clandestina, fu
arrestato e condannato; ma poi fu rilasciato dalla corte d'appello.
Leggi l’articolo del
Monde..."