Quest'anno, chissà perché (forse il bastian contrario in me
è all'opera?), improvvisamente ho realizzato che nessuna festa è bella
quanto il Natale.
Con tutto quel che c'é dentro e intorno: i pranzi, le
cene, i regali, le lucine sui poggioli, gli alberi di Natale nei giardini
che passano tutta la notte mandando bagliori intermittenti. Perfino gli eventuali canonici scazzi
con i parenti, hanno un loro perché.
Tutto ci sta, tutto ha qualcosa di magico.
E non
m'importa delle perenni lagne sul consumismo (fosse solo a Natale,
magari saremmo tutti un po' più equilibrati), mi stufano quelli che il Natale
proprio no, non lo sopportano, e ti insinuano dentro il sospetto che
essere contenti di questa voglia di stare insieme a Natale sia
sbagliato.
Ci sono cascata per qualche anno, poi intorno al
18/20 dicembre un'amica mi ha chiamato ricordandomi le "tue favolose
cene di Natale", quelle che m'ero inventata per festeggiarci fra singles, quelle
che si cominciava a far bagordi alle 8 della vigilia e si arrivava verso
le 8 del mattino dopo sfatti, esausti, ma con la bella sensazione che
sì, era stato bello aspettare mezzanotte per scartare i regali insieme facendo scrocciare carte d'oro o d'argento e strappando nastri e fiocchi con l'impazienza degli infanti cresciuti.
Quindi, basta: per quest'anno mi sono comprata
le lucine per addobbare il terrazzo, il che è per me una novità assoluta. E divertente.
E al prossimo Natale fanculo la
miseria e i tristoni che il Natale gli mette il malumore: stiano pure
da soli a sfuggire la bellezza del farsi i regalini più scemi, dell'agitarsi per tempo a preparare una sontuosa cena per poi cominciare a sparare cazzate
fino a quel punto della notte in cui si passa a rivedere lo stato
dell'universo per rimetterlo a posto, almeno per una sera, ché il Natale bisogna pur farlo nascere ogni volta in noi, almeno avere in noi il pensiero di un possibile mondo migliore.
Buon Natale è passato, ma c'é ancora da inventarsi una festone di Capodanno, e bisognerà impegnarsi a fondo.
Divertirsi,
stare bene, vivere con leggerezza almeno questi pochi giorni all'anno,
non nuocerà a nessuno e aiuterà tutti a ricaricarsi per affrontare il 2019
emotivamente più solidi e mentalmente più rilassati.
Hai ragione!
RispondiEliminaSto con te e si fottano i 'negativisti' snob.
Cristiana
potresti concludere alla grande aggiungendo
RispondiEliminaAFANGUL
é un vaffa finale alla meridionale , in questo caso é una sorta di "che ti piaccia o no é cosi e basta " appunto , afangul.
"Non capisco ma mi adeguo", come diceva qualcuno: giustamente ognuno è libero di farselo piacere oppure no, e non mi sogno di denigrare chi festeggia il Natale o il Capodanno. Sarò anche snob ma a me mettono tristezza, specie il secondo.
RispondiEliminaComunque auguri a tutti e un prosit, che non fa mai male!